Info utili

Domande frequenti


Spesso i nostri clienti hanno esigenza di conoscere e saperne di più riguardo tutte le informazioni e le novità inerenti il proprio impianto oppure inerenti ad una nuova installazione.
Vi riportiamo di seguito alcune nozioni, volte a delucidare e chiarire al meglio ogni vostra curiosità, per conoscere o approfondire qualsiasi tipo di risposta desideriate sapere.
Per ulteriori informazioni siamo a Vostra completa disposizione, contattandoci nell'apposita sezione CONTATTI.

CONTATTI

Esistono agevolazioni fiscali che incentivano l'installazione di una caldaia a condensazione?

A seguito dell'entrata in vigore dei regolamenti in materia di ErP, le caldaie a condensazione sono le uniche installabili a norma di Legge. L'installazione consente di usufruire delle detrazioni fiscali. Esistono 2 tipi di detrazioni fiscali:

1) Detrazione fiscale per risparmio energetico Legge n.296 del 27 Dicembre 2006 (Finanziaria 2007) che prevede una detrazione fiscale IRPEF del 65% (fino a 10 anni) per interventi di risparmio energetico. Condizioni necessarie per accedere a questa detrazione: - installare un generatore a condensazione; - installare le valvole termostatiche sui radiatori (nel caso si possieda questo tipo di impianto) - far redigere la certificazione energetica da un professionista abilitato e trasmettere la documentazione all'ENEA.

2) Detrazione fiscale per ristrutturazione edilizia Legge n.83 del 22 Giugno 2012 che prevede la detrazione fiscale IRPEF del 50% (fino a 10 anni) per interventi per il recupero del patrimonio edilizio. Condizioni necessarie per accedere a questo tipo di detrazione: - installare un generatore a condensazione.

ATTENZIONE: la frequente variazione delle leggi in materia di finanziamenti pubblici ci impedisce di garantire lo stato di aggiornamento di questa risposta. Per informazioni più dettagliate, contattate direttamente i nostri uffici.

Come si ottiene il nuovo libretto di impianto?

La normativa prevede che a partire dal 15 Ottobre 2014 e secondo le scadenze di manutenzione degli impianti già regolamentate dalle singole Regioni, ogni cittadino si doti del libretto d’impianto, che affianca quello vecchio che non deve essere buttato. In ogni abitazione ci saranno perciò due tipologie di libretti: uno per il rapporto sull’efficienza in cui registrare le prestazioni degli impianti e uno per l’uso e la manutenzione per la sicurezza che indica gli interventi di controllo ed eventuale manutenzione per garantirne la sicurezza e la salubrità. Di fatto, ogni utente dovrà richiederlo al manutentore che verrà a casa durante il prossimo controllo dell’impianto di riscaldamento.

Chi è responsabile dell'impianto? Chi deve chiamare il manutentore?

Il responsabile d’impianto (di riscaldamento e climatizzazione) è l’occupante dell’abitazione a qualsiasi titolo, quindi il proprietario nel caso di abitazione privata e l’inquilino in caso di affitto. Fa eccezione l’affittuario in un condominio con riscaldamento centralizzato, dove la responsabilità è dell’amministratore. Se è però presente nell’appartamento un impianto di climatizzazione estiva, la responsabilità è dell’affittuario che deve farne verificare la sicurezza.

Come scegliere il manutentore?

Per effettuare i nuovi controlli di sicurezza, è necessario rivolgersi a manutentori o installatori in possesso dei necessari requisiti di legge (lettere c, d ed e del decreto 37/08, ex 46/90) ovvero che siano abilitati per operare su impianti di riscaldamento e di climatizzazione, su impianti idrosanitari, e che possano realizzare, manutenere e controllare cisterne e condutture di gas allo stato liquido o aeriforme all'interno degli edifici. Per tutelarsi i cittadini possono richiedere al manutentore di esibire il modulo della Camera di Commercio che certifica i suoi requisiti e la sua professionalità.

Ogni quanto verranno effettuati questi controlli?

La manutenzione per l’efficienza, e quindi la sua periodicità, è a discrezione delle singole Regioni e potrebbe variare dai due ai quattro anni (salvo indicazioni diverse). Per tutto ciò che concerne la manutenzione e la verifica della sicurezza e salubrità fa fede quando indicato dal manutentore. Spetterà al tecnico indicare la frequenza di questi controlli, anche se – salvo eccezioni - si tratterà in generale di una revisione annuale.

A chi devo rivolgermi per sostituire la caldaia?

Gli interventi sugli impianti termici, compresa la sostituzione della caldaia, devono essere effettuati da un installatore o da un'impresa qualificata in possesso dei requisiti previsti a norma di Legge (società iscritta alla Camera di Commercio o all'albo degli Artigiani ai sensi del DM 37/2008).

A chi verrà comunicato l’esito della diagnosi effettuata e come avverranno le verifiche?

Il rapporto di controllo verrà inviato dal manutentore agli enti preposti. Le verifiche non verranno più effettuate a campione, ma si partirà da coloro che non hanno effettuato gli interventi e del cui impianto non è arrivata alcuna notifica al catasto preposto. A seguire verranno effettuati controlli sugli impianti ‘segnalati’.

A norma di legge, quali sono i documenti necessari alla certificazione dell'impianto di riscaldamento?

A norma di Legge, devono essere prodotti e compilati una serie di documenti atti a certificare che l'impianto termico sia stato correttamente installato e controllato. I documenti sono i seguenti: - dichiarazione di conformità dell'impianto termico (a cura dell'installatore o dell'impresa che effettua i lavori). Questo documento certifica che le opere siano state eseguite a norma di legge; - libretto d'uso e manutenzione dei componenti; - libretto di impianto completo di allegati. Il libretto è la carta d'identità dell'impianto dove vengono riportati tutti i dati relativi all'impianto stesso (interventi di manutenzione, sostituzione di componenti, misure di analisi combustione, etc.). E' bene conservare e mantenere aggiornato il libretto, per tutta la vita dell'impianto.

E' possibile spostare il generatore termico esistente? E' possibile installare la caldaia all'esterno?

La UNI 7129/08 regola il posizionamento del generatore termico. Si tratta di una normativa a cui è necessario attenersi scrupolosamente, per la propria sicurezza e quella degli altri. Consigliamo di rivolgersi a personale tecnico specializzato che effettuerà un sopralluogo e una valutazione su misura delle vostre esigenze rilasciandovi un apposito documento che attesti il rispetto della sopracitata normativa. Il posizionamento all’esterno (per esempio su balconi, terrazzi,…) è possibile, purché l’apparecchio che si intende installare goda della certificazione di conformità all’installazione esterna. Le caldaie Rinnai sono certificate per essere posizionate anche in esterno. Consigliamo sempre di controllare il condotto di scarico della condensa che, se non adeguatamente protetto durante il periodo invernale, potrebbe ghiacciarsi e occludersi causando il blocco della caldaia.

Cos'è il contratto di manutenzione programmata? Quali vantaggi comporta?

Spesso il centro di assistenza tecnica incaricato della prima accensione della caldaia offre all’utente un contratto di manutenzione programmata su base pluriennale. Da prassi, a fronte di una collaborazione che si protrae nel tempo, il centro assistenza offre all’utente un monitoraggio accurato della macchina, che tiene conto degli interventi effettuati in passato e di quelli che possono essere posticipati: una maggior tranquillità, combinata a sicurezza e risparmio. Che si scelga per la formula programmata o meno, è bene far controllare periodicamente la caldaia da personale tecnico specializzato per: - ridurre le emissioni inquinanti; - garantire la sicurezza propria e degli altri; - ottimizzare il funzionamento dell'apparecchio, diminuendo gli sprechi e dunque i costi di riscaldamento; - evitare di incorrere in sanzioni.

Le caldaie necessitano di manutenzione? Quando? Chi può effettuarla?

Le operazioni di controllo e manutenzione degli impianti termici a gas devono essere affidate a soggetti abilitati alla manutenzione straordinaria degli impianti di cui alla lettera c) – “impianti di riscaldamento e di climatizzazione” – ed alla lettera e) – “impianti a gas” – dell’art. 1, comma 1 della Legge 5 marzo 1990, n. 46, e successive modifiche ed integrazioni. Le imprese abilitate sono iscritte al Registro delle Imprese, presso la CCIAA, o all’Albo delle Imprese Artigiane. A tali imprese viene rilasciato un certificato di riconoscimento. La legge stabilisce che la manutenzione delle caldaie ad uso domestico (o comunque di potenza inferiore 35 kW) è da effettuarsi dopo 4 anni dall’installazione e, successivamente, ogni 2 anni. Leggi regionali e comunali regolano le tempistiche della cosiddetta “prova fumi” (test per la corretta regolazione del bruciatore): per tali scadenze vi invitiamo pertanto a fare riferimento alla normativa vigente nell’area geografica di vostra pertinenza.